FAQ - Previdenza

 

Quando si matura la pensione di vecchiaia?

Nell’anno 2023, la pensione di vecchiaia si matura in presenza dei seguenti 3 requisiti:

  • anagrafico: almeno 69 anni di età;
  • contributivo: almeno 5 anni di iscrizione e contribuzione all’ENPACL;
  • misura: l’importo minimo della pensione deve essere almeno pari a 5 volte il contributo soggettivo minimo 2021. Si prescinde da tale misura se l’interessato ha raggiunto l’età di 70 anni;
  • regolarità nel versamento dei contributi obbligatori dovuti all’ENPACL.


Quali sono gli obblighi contributivi previsti per il pensionato di vecchiaia che prosegue l'attività professionale?

Il pensionato iscritto sarà tenuto al versamento della contribuzione soggettiva obbligatoria e della contribuzione integrativa e avrà diritto all'aggiornamento triennale dell'importo della pensione percepita, a titolo di supplemento.



Come si calcola la pensione di vecchiaia?

La quota di pensione relativa alla contribuzione versata prima dell’anno 2013 è calcolata in base alla previgente normativa regolamentare (ossia in misura fissa) mentre la quota derivante dai contributi versati dal 1 gennaio 2013 è determinata in funzione del montante contributivo effettivamente maturato (metodo contributivo), nel rispetto del principio del pro rata temportis.




Quando si matura la pensione di vecchiaia anticipata?

Nell’anno 2023, la pensione di vecchiaia anticipata si matura in presenza dei seguenti 3 requisiti:

  • anagrafico: almeno 60 anni di età;
  • contributivo: almeno 40 anni di iscrizione e contribuzione all’ENPACL;
  • regolarità contributiva. In caso di rateazione dei debiti contributivi, la regolarità si determina con il versamento dell'ultima rata.


Da quando decorre la pensione di vecchiaia anticipata?
In presenza dei requisiti previsti, la pensione decorre dal mese successivo alla domanda.
 

I pensionati di vecchiaia anticipata che mantengono l’iscrizione all’Albo, sono tenuti, dopo il pensionamento, a pagare i contributi all’ENPACL?

Si. I pensionati di vecchiaia anticipata che abbiano maturato almeno 40 anni di iscrizione e contribuzione all'Ente e che abbiano mantenuto l’iscrizione all'Albo, sono tenuti al versamento dei contributi soggettivi e integrativi previsti dalla normativa. Tali versamenti daranno diritto ogni 3 anni ad un supplemento di pensione. I pensionati di vecchiaia e vecchiaia anticipata iscritti all'Ente possono optare per l’applicazione dell'aliquota contributiva del 6%, da applicarsi sul reddito professionale di Consulente del Lavoro. 




Quali sono i requisiti per la concessione della pensione di inabilità?

La pensione di inabilità è corrisposta all'iscritto a condizione che:

• la capacità all'esercizio della professione sia esclusa, a causa di malattia o infortunio sopravvenuti all'iscrizione, in modo permanente e totale, purché l'evento si sia verificato dopo l'iscrizione all'Ente e la domanda presentata in costanza di rapporto assicurativo;

• risulti maturato il requisito di almeno 5 anni di effettiva iscrizione e contribuzione. Si prescinde da tale requisito se l'inabilità è causata da infortunio;

• la posizione contributiva sia regolare.



Da quando decorre la pensione di inabilità?

La decorrenza della pensione è subordinata alla cancellazione dall'Albo dei Consulenti del Lavoro. Il Consulente è tenuto a richiedere la cancellazione, a pena di decadenza, entro 90 giorni dalla data di notifica del provvedimento di riconoscimento della pensione. In tal caso, la pensione è corrisposta con decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello di cancellazione dall'Albo.



Qual è l'ammontare della pensione di inabilità?
La misura della pensione di inabilità è almeno pari a cinque volte l'importo del contributo soggettivo minimo a carico dell'iscritto nell'anno della presentazione della domanda.

Entro quale termine l' Ente può verificare la permanenza delle condizioni di inabilità del pensionato?

In qualsiasi momento entro i 10 anni successivi al pensionamento. A 75 anni la pensione è definitiva.



Prima di inviare domanda di pensione di inabilita'/invalidita' mi devo cancellare?

Assolutamente no. La domanda deve essere presentata in costanza di iscrizione all'Ente, pena la ricusazione.




Quali sono i requisiti per la concessione della pensione di invalidità?

La pensione di invalidità è corrisposta all'iscritto a condizione che:

• la capacità all'esercizio della professione sia ridotta, in modo continuativo, a meno di un terzo a causa di malattia o infortunio;

• risulti maturato il requisito di almeno 10 anni di effettiva iscrizione e contribuzione, ovvero 5 anni di iscrizione e contribuzione se l'invalidità è causata da infortunio;

• la posizione contributiva sia regolare.

Sussiste il diritto anche quando la riduzione preesista al rapporto previdenziale, purché vi sia stato successivo aggravamento o siano sopraggiunte nuove infermità che abbiano provocato la riduzione a meno di un terzo della capacità lavorativa.

Nell'ipotesi di aggravamento delle condizioni che hanno dato luogo alla pensione di invalidità il pensionato può chiedere, purché iscritto, la trasformazione della pensione in trattamento di inabilità.
 



Da quando decorre la pensione d'invalidità?

La pensione di invalidità decorre dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione della domanda.



Quali obblighi contributivi sono previsti per il pensionato di invalidità che prosegue l’attività?

Il pensionato di invalidità, che mantiene l'iscrizione all'Albo, continua a versare il contributo soggettivo e quello integrativo che saranno successivamente valorizzati nella pensione di vecchiaia o di vecchiaia anticipata.




Quali trattamenti previdenziali sono previsti in favore dei superstiti?

Le pensioni di vecchiaia, anzianità (previgente normativa), vecchiaia anticipata, inabilità, invalidità nonché la rendita (previgente normativa) sono reversibili ai superstiti.

Ai superstiti di Consulente del Lavoro deceduto in costanza di rapporto assicurativo, che avesse maturato almeno cinque anni di effettiva iscrizione e contribuzione all'Ente nei dieci anni antecedenti l'evento, spetta la pensione indiretta.



Chi sono i superstiti aventi diritto a pensione?
  • il coniuge;
  • i figli minorenni;
  • i figli di età compresa tra i 18 e i 21 anni che seguono corsi di studi purché non percepiscano redditi propri superiori agli importi stabiliti dalla legge;
  • i figli frequentano corsi di studi universitari, fino al compimento della durata legale del corso stesso e comunque non oltre il 26° anno di età, purché non percepiscano redditi propri superiori agli importi stabiliti dalla legge;
  • i figli maggiorenni totalmente inabili a proficuo lavoro a carico del richiedente la pensione, purché non percepiscano redditi propri superiori agli importi stabiliti dalla legge;
  • in mancanza del coniuge e dei figli, al genitore (o ai genitori) inabile a proficuo lavoro e privo di redditi o con redditi inferiori alla metà dell’importo fissato dalla normativa.


In che misura è stabilita la pensione di reversibilità/indiretta?

Le percentuali di pensione sono:

• 60% al coniuge (in caso di divorzio spetta anche all’ex coniuge se in possesso dell’assegno di mantenimento e fino a nuove nozze; la percentuale è ripartita con provvedimento del Tribunale);

• 20% a ciascun figlio minorenne o maggiorenne inabile al lavoro.

La quota totale erogabile non può superare comunque il 100%.

In mancanza del coniuge o al suo decesso:

• 60% a un figlio minorenne o maggiorenne inabile al Lavoro;

• 80% a due figli minorenni o maggiorenni inabili al Lavoro;

• 100% a tre o più figli minorenni o maggiorenni inabili al Lavoro.

In mancanza del coniuge o dei figli la pensione spetta:

• nella misura del 50% al genitore inabile al lavoro purché privo di reddito o con redditi non superiori ai limiti stabiliti dal Regolamento;

• nella misura del 60% a due genitori inabili al lavoro purché privi di reddito o con redditi non superiori ai limiti stabiliti dal Regolamento.

Ai figli minori sono equiparati i figli che seguono corsi di studio, sino al compimento della durata minima legale del corso seguito e, comunque, non oltre il compimento del 21° o 26° anno di età nel caso si tratti, rispettivamente, di studi medi superiori  o di studi universitari.



Qual è la decorrenza delle pensioni di reversibilità e di quelle indirette?

Le pensioni di reversibilità e quelle indirette decorrono dal primo giorno del mese successivo al decesso. 




In che cosa consiste il cumulo?

L'istituto del cumulo contributivo, già presente nell'ordinamento INPS dal 1 gennaio 2013, è stato esteso agli Enti di previdenza dei liberi professionisti dalla legge di bilancio 2017, con decorrenza 1 febbraio 2017.

Il cumulo consente di utilizzare gratuitamente  i periodi contributivi accreditati presso più gestioni al fine di ottenere una unica pensione, composta di tante quote quante sono  le gestioni interessate.



Può fare domanda di cumulo anche chi già fruisce di una pensione?

No.



Come viene calcolata la pensione?
Ogni Ente pensionistico calcola la quota di pensione di propria competenza utilizzando la metodologia di calcolo tipica della gestione, come vigente tempo per tempo.
 

Per un Consulente del Lavoro è più conveniente la ricongiunzione, la totalizzazione o il cumulo?

Non si può affermare la convenienza di un istituto rispetto ad un altro in termini assoluti.
Ad esempio, la ricongiunzione può implicare un onere per l'interessato mentre totalizzazione e cumulo sono gratuiti. Tuttavia, totalizzazione e cumulo possono comportare requisiti di accesso al pensionamento più elevati.



A chi bisogna presentare la istanza di cumulo e quando ?

La domanda di pensione in cumulo contributivo va presentata presso la gestione alla quale si è, ovvero si è stati, iscritti da ultimo. La richiesta va presentata nel periodo immediatamente precedente il raggiungimento dei requisiti pensionistici.




Che cos'è la totalizzazione?

La totalizzazione è la possibilità di utilizzare gratuitamente i periodi assicurativi non coincidenti, maturati presso l'Enpacl e altre gestioni previdenziali, per il conseguimento della pensione di vecchiaia, anzianità, inabilità, a superstiti.



Che differenza c'è tra la ricongiunzione e la totalizzazione?

La totalizzazione, al contrario della ricongiunzione, è gratuita e non comporta l'effettivo spostamento dei contributi da una gestione previdenziale all'altra.  Per il calcolo del trattamento pensionistico da totalizzazione si applica, di norma, il sistema di calcolo contributivo (introdotto dalla legge n. 335/1995, cd ‘Riforma Dini’) mentre nel caso di ricongiunzione si applica il metodo tipico della gestione previdenziale presso la quale sono stati accentrati i contributi.



A chi va presentata la domanda di totalizzazione?

La domanda di pensione in totalizzazione deve essere presentata alla gestione presso cui, da ultimo, si è o si è stati iscritti. A questa spetta l'onere di verificare che risultino maturati tutti i requisiti previsti per il riconoscimento del diritto a pensione.



Chi eroga la pensione totalizzata?

La pensione totalizzata è pagata dall'Inps, restando ovviamente a carico di ciascuna gestione l'onere delle singole quote.



Quali sono i requisiti previsti per la pensione totalizzata?

Per il riconoscimento della pensione in totalizzazione è necessario essere in regola con il pagamento dei contributi e  non essere titolari di trattamento pensionistico autonomo in alcuna delle gestioni in cui si è stati iscritti.

La pensione di invalidità Enpacl, se definitiva, preclude il diritto a ottenere la pensione totalizzata.



Quali prestazioni sono conseguibili con la totalizzazione?

Le prestazioni conseguibili con la totalizzazione sono:

  • pensione di vecchiaia: i requisiti e la decorrenza sono riportati nella tabella A;
  • pensione di anzianità: i requisiti e la decorrenza sono riportati nella tabella B;
  • pensione di inabilità: con i requisiti e le decorrenze previste nella gestione di iscrizione al momento dell'evento inabilitante (1° giorno del mese successivo a quello di cancellazione della domanda) ;
  • pensione indiretta ai superstiti: con i requisiti e le decorrenze previste nella gestione di iscrizione al momento del decesso dell'iscritto (1° giorno del mese successivo a quello del decesso del dante causa).

 

Tabella A

Maturazione requisiti Età Contributi
(anni)
Finestra
(dalla maturazione dei requisiti)
2021 66 20 18 mesi
2022 66 20 18 mesi
2023 66 20 18 mesi

 

Tabella B

Maturazione requisiti Contributi
(anni)
Finestra
(dalla maturazione dei requisiti)
2021 41 21 mesi
2022 41 21 mesi
2023 41 21 mesi


La pensione in totalizzazione è calcolata col sistema di calcolo contributivo?

Sì. La pensione totalizzata è di norma calcolata col sistema contributivo.



Sono già pensionato: posso optare per la totalizzazione?

No, chi è già titolare di trattamento pensionistico non può effettuare la totalizzazione. 




 

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