La nostra storia

Cronologia dello sviluppo del tema della sostenibilità degli investimenti

L'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Consulenti del Lavoro, come ente previdenziale di primo Pilastro, è vocato fin dalle origini a svolgere, oltre alle attività di gestione delle pensioni, anche i servizi di welfare nelle sue più diverse declinazioni.

Le attività di investimento dell'ente sono di conseguenza organizzate seguendo questa duplice anima.

Pertanto, oltre agli obiettivi di raggiungimento di redditività, si prefigurano tra i parametri strategici che orientano le scelte anche valori di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (i cosiddetti fattori ESG).

In effetti i primi investimenti ad obiettivo etico-sociale hanno coinvolto le decisioni dell'Ente fin dal 1999.

Nell'ambito delle categorie di investimento tradizionali, quali azionario e obbligazionario, le caratteristiche sistemiche dell'ENPACL hanno infatti determinato investimenti, a supporto delle diverse situazioni di politica fiscale e monetaria del Paese e dell'area Euro. In particolare importante peso hanno avuto gli investimenti rappresentati da sottoscrizioni dei titoli di Stato italiani, il cui sottostante rappresenta finanziamenti al sistema pubblico italiano (infrastrutture, investimenti pubblici in generale, remunerazione delle risorse impiegate nei servizi pubblici). Inoltre, a supporto dell'economia, si sono disposti nel tempo finanziamenti alle imprese grandi e medie, attraverso gli investimenti in azionario e obbligazionario corporate.

Negli anni successivi al 2000, si sono affinate le gestioni “azionario Italia” ed “obbligazionario corporate Italia ed Europa”, e gli investimenti di tipo globale azionario e obbligazionario. In parallelo con tali investimenti di tipo mobiliare, si sono ottimizzati gli investimenti immobiliari, sia attraverso il sostegno al residenziale, sia attraverso investimenti immobiliari diretti sul territorio nazionale, a vantaggio dell'uso uffici e servizi ad esempio ambito commerciale e turistico alberghiero.

Importanti negli anni 2000 anche i primi interventi di “efficientamento energetico”, con il sistema produttivo italiano che è passato da industrie alimentate esclusivamente con energie a combustibili tradizionali a metodi produttivi basati sul primo utilizzo di energie rinnovabili. Altro importante aspetto in termini di “efficientamento” è rappresentato dalla crescente attenzione verso il risparmio dei consumi stessi, curando nel contempo lo sviluppo di attività produttive a maggiore controllo sulla sicurezza sul lavoro.

Dal punto di vista contrattuale e della rispondenza con le richieste normative, ENPACL ha proceduto in tale periodo con interventi organizzativi importanti sul settore delle proprietà immobiliari. Da segnalare che anche sul tema immobiliare, gli interventi dell'Ente sono allineati con le modalità gestionali dettate dal sistema Italia, sia in termini di supporto economico / finanziario che in termini di operatività di investimento infrastrutturale.

Da inquadrare in tale ambito gli investimenti di tipo sociale abitativo e gli investimenti in infrastrutture energetiche.

Successivamente al 2010, negli anni post-crisi e di migliore definizione della qualità sistemica degli investimenti sostenibili, si è passati da una logica di tipo puramente etico, in cui si gestiva il tema attraverso esclusioni, sempre soggette a possibili critiche e perdite di opportunità, ad una logica di tipo ESG.

L'acronimo sottende la considerazione di fattori ambientali sociali e gestionali, con particolare cura a quell'area definita di governance, che significa supporto rispetto alla qualità con cui vengono organizzati i servizi e le produzioni, a vantaggio dello sviluppo della società.

Le origini di tale modalità allargata di valutazione della sostenibilità si basano sui dettami avviati nel 2005 dalle Nazioni Unite sotto il tema generale dei Principi per gli investimenti responsabili (PRI).

I PRI si sono attuati operativamente con l'individuazione di 17 obiettivi principali da parte delle Nazioni Unite nel 2015, da attuare entro 2030.

 

A fronte di ciò, ENPACL, anticipando i tempi della normativa, al momento prevista esclusivamente per i fondi pensione, ha già posto in essere:

  • la valutazione della sostenibilità del proprio portafoglio, secondo i criteri ESG delle Nazioni Unite;
  • il rafforzamento dei controlli sulle caratteristiche ESG degli investimenti, sottostanti gli strumenti finanziari sottoscritti dall’Ente;
  • una maggiore trasparenza nelle reportistiche delle controparti, approfondendo la loro effettiva natura ESG;
  • il bilancio consolidato, integrato da fattori di sostenibilità;
  • l’iscrizione, in qualità di socio sostenitore, al Forum per la Finanza Sostenibile, associazione non profit multi-stakeholder di cui fanno parte operatori finanziari e altre organizzazioni interessate all’impatto ambientale e sociale degli investimenti;
  • la partecipazione al dibattito ed alla divulgazione da parte dell’Area Finanza, della Direzione Generale e degli Organi Societari (Mefop, incontri istituzionali sul tema);

 

Ulteriori livelli di futuro intervento in materia, sono rappresentati da:

  • le analisi ESG estese a tutti gli investimenti, anche quelli non liquidi;
  • le valutazioni per la preparazione della policy ESG specifica dell’Ente;
  • la sempre maggiore attenzione alla governance delle società su cui si è investiti;
  • le analisi dei fattori ESG, disaggregati per argomento;
  • l’utilizzo dei fattori di valutazione ESG, quali parametri strategici nel modello di definizione delle allocazioni obiettivo (definite nel piano di ripartizione dei rischi - piano annuale di investimento dell’Ente).